Buon pomeriggio miei carissimi lettori.
Prima di iniziare il nostro viaggio chiedo venia per aver saltato il nostro appuntamento della settimana scorsa ma non ho potuto fare altrimenti. Quindi per farmi perdonare, questa settimana visiteremo una delle più belle (forse la PIU' bella) città italiane: Firenze, e specificamente torneremo al Rinascimento. Quindi preparate i bagagli perchè si parte.

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Lorenzo de Medici |
Possiamo considerare la famiglia dei Medici come la più attiva e la prima ad accogliere questa nuova cultura tra le mura di Firenze; prima Cosimo il Vecchio, poi Lorenzo il Magnifico, con la collaborazione di altri artisti e filosofi mettono a punto una concezione dell' uomo che esprima i desideri della nuova Signoria. Nell'ambito della cultura fiorentina del Rinascimento, Cosimo il Vecchio, che era a capo di questo grande movimento di rinnovamento, proteggendo gli artisti, incoraggia le iniziative edilizie e artistiche utili alla città. Grande fervore si ebbe in campo letterario, con Poggio Bracciolini, Coluccio Salutati; in campo filosofico, con Marsilio Ficino che rinnova l'Accademia Platonica a Careggi; nell'architettura troviamo, Filippo Brunelleschi, Michelozzo Michelozzi, Leon Battista Alberti, Bernardo Rossellino, Giuliano da San Gallo. Principale stimolo di questo lavoro è lo studio dell' arte, della cultura e della filosofia greca e romana, che veniva studiata in modo scientifico. Usando le tecniche tradizionali e fondendole con una nuova coscienza, l'artista rinascimentale lavora unendo la conoscenza scientifica all'arte. Natura e arte, diventano due fattori determinanti; la prospettiva diventa strumento fondamentale di conoscenza per misurare e riprodurre la realtà. Questi nuovi studi daranno splendidi risultati nel campo della pittura della scultura e dell'architettura.
Nel campo dell'architettura i nuovi studi trovano risposta negli artisti
come Donatello, Masaccio e Brunelleschi. Il capolavoro di quest'ultimo è
la Cupola di S. Maria del Fiore, che riassume in modo completo la sua
attività.
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Duomo di Firenze |
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Affreschi interni alla cupola |

In ambito artistico entrano in scena pittori quali Da Vinci con "La Dama con l'ermellino" (dipinto a olio su tavola databile al 1488-1490), "La Gioconda" (1503-1514), "l'ultima cena" (1494-1498).

Ma il mio preferito in assoluto rimane Botticelli con il suo dipinto "La nascita di Venere" (1477-1485).
Per quanto riguarda l'interpretazione, la scena rappresenterebbe il momento appena precedente a quello della Primaveracioè quello dell'approdo dopo la nascita dalla spuma del mare alle coste dell'Isola di Cipro, sospinta dall'unione dei venti Zefiro e Aura, e accolta da una delle Ore che le sta stendendo un ricco mantello intessuto di fiori addosso. La figura della dea, rappresentata nella posa di Venus pudica è la personificazione della Venere celeste, simbolo di purezza, semplicità e bellezza disadorna dell'anima.

Anche per questa settimana il nostro viaggio termina qui. Spero che continuerete a seguire la rubrica (in collaborazione con Alla Fine del Sogno). In tal caso a presto.
Per saperne di più...
"Tu vipera gentile" di Maria Bellonci edito da Mondadori.
"Rinascimento privato" di Maria Bellonci edito da Mondadori
"segreti di Gonzaga" di Maria Bellonci edito da Mondadori
"Quattrocento" di Susana Fortes edito da Nord