martedì 31 luglio 2012

Recensione "Sognando te" Lisa Kleypas

Inghilterra XIX secolo. Sara è una giovane scrittrice, ingenua, pudica, chiusa nel suo piccolo paesino di gente umile e modesta e ignara del mondo che la circonda. Derek è un perverso e cinico giocatore, pericoloso, bello e dannato, incapace di amare. Un giovane proveniente dai bassifondi che, con astuzia, charme e peccato, ha saputo farsi strada tra l’aristocrazia di una Londra del ‘8oo. Ma quando Sara incontra Derek qualcosa cambia. Derek sa di essere diverso, sa di poter realmente amare questa minuta e ingenua fanciulla, con la sua dolcezza, la sua passione, e questo lo spaventa. Derek ha vissuto una vita circondato da amanti e prostitute, ma nessuna è mai riuscita a penetrare dentro la corazza che lo isola dai più nobili sentimenti che si celano nell’animo umano. Ma Sara è diversa. Sara sa che Derek ha bisogno di essere amato, di provare questo sentimento che gli è stato negato fin dalla nascita. Sarà proprio questa dolce e timida ragazza a dimostrare a Derek che non è tutto perduto e che il passato può essere cancellato.

Questo è il mio approccio con Lisa Kleypas, un’autrice negli ultimi tempi molto decantata. Molti sono coloro che hanno tessuto le sue lodi, dipingendola come la regina dei romanzi rosa. Quindi, fortemente affascinata da quest’autrice, decisi di provare a leggere qualche suo romanzo. Così scelsi quello che, a parere dei lettori, è uno dei suoi migliori romanzi. Non posso dire di esserne rimasa delusa ma avevo maggiori aspettative. Forse sbaglio, ma quando leggo un romanzo rosa, che sia harmony o romance, non posso fare a meno di paragonarli ai romanzi della Woodiwiss. Amo alla follia i romanzi della Woodiwiss, lo stile, le trame, le ambientazioni, i personaggi…Mi sorgono spontanei dei paragoni e proprio per questo non posso dare un giudizio particolarmente alto a questo romanzo. Mi aspettavo una storia più intrigante, più travolgente, che mi lasciasse senza fiato. Anche lo stile della Kleypas, ha qualcosa che mi convince poco. I dialoghi tra i due protagonisti si sono rivelati a volte troppo “XXI secolo”. Molte espressioni, molte battute erano poco adatte alle circostanze. Per quanto riguarda i due personaggi devo dire che sono ben caratterizzati. Sara è un personaggio un po’ strano; a tratti si mostrava come una verginella pudica, educata con sani principi e grandi ideali. Altre volte cambiava completamente aspetto. Ho notato alcune contraddizioni nei suoi atteggiamenti.
Derek si considera una persona egoista, in realtà ha più cuore di quanto voglia far credere. L’eroe del romance è sempre tormentato da i fantasmi del passato e quelli di Derek sono ancora vivi e brutali. Nessuno può biasimare Derek, nessuno lo condanna per la sua ingordigia di potere, di ricchezza, di donne. E’ imperfetto ma comunque plausibile, la sua esagerazione cinica sappiamo da dove proviene e ciò lo giustifica. L’infanzia tremenda, la crescita tra le difficoltà, l’ha indurito nei confronti della vita. Il fatto che la sua fortuna si basi sul sacrificio, su anni di vita peccaminosa fa sì che Derek creda che tutto abbia un prezzo, che si possa comprare ogni cosa, eppure subisce il fascino di Sara tanto da sentirsi inadeguato e sudicio di fronte a Sara che rappresenta la purezza.

In conclusione un libro carino, che consiglio come lettura estiva, per nulla impegnativa. Storia abbastanza semplice, forse troppo ma ideale per staccare un po’. Consiglio di leggerla agli amanti del genere che potrebbero apprezzare la lettura.

Anno pubblicazione: 1994
Editore: Mondadori 

Voto complessivo: 3.5/5

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