E’ con estrema dignità che ha termine una vita che l’Inghilterra, credo, possa vantare. La presenza di Anna Bolena sul trono d’Inghilterra non fu molto benevola: soggetta a sguardi colmi d’odio, voci sprezzanti e continui complotti. Durante la sua incoronazione, avvenuta nel maggio del 1533, si udirono pochi grida che invocavano “lunga vita alla regina”, anzi furono udite numerose risate di scherno e ingiurie contro la nuova

Così come l’avevamo lasciata la serie continua a
raccontare gli intrighi e gli scandali alla corte di Enrico VII, solo con un
maggiore tasso di erotismo e violenza e lasciando maggiore spazio ad altri personaggi.
La seconda stagione si concentra molto sulla figura del segretario Thomas
Cromwell, il quale ebbe un ruolo notevolmente importante per la Riforma:
vediamo, infatti, Cromwell portare avanti l’abolizione dei monasteri, inoltre
sostenne apertamente la volontà del re di liberarsi di Anna Bolena per poi
unirsi in matrimonio con Jane Seymour, spinto dal fatto che la regina aveva
avuto da ridire sulla gestione del denaro derivato dalla soppressione dei monasteri.
Accanto alla figura di Cromwell appare quella del subdolo e calcolare Tommaso
Bolena, uomo privo d’animo e sensibilità che assiste alla morte dei due figli
senza fare una piega perché ciò che importa è il suo titolo di conte, null’altro.
Emozionante la scena della morte di Anna Bolena;
nonostante fossi già abituata all’idea della sua morte, vederla è stato davvero
commovente. Le sue parole mi hanno fatto salire le lacrime agli occhi, i
flashback sul passato di Anna, mentre da bambina giocava con il fratello e il
padre, che sembrava quasi umano, sono stati davvero il massimo dell’emozione.
Sarò sincera, nonosante in questa seconda stagione, Anna Bolena sia stata
dipinta come una poco di buono, io continuo comunque a stimarla e ad amarla,
come donna e come regina. Ma in questa serie è venuta a mancare anche un’altra
donna che mi aveva affascinata per la sua fede e la sua integrità morale:
Caterina D’Aragona. La scena della sua morte e della lettera che aveva scritto
per Enrico sono state davvero ben curate, fatte per suscitare la commozione
degli spettatori. Sempre ottime le interpretazioni degli attori, notevole la
scenografia e i dialoghi, riprese suggestive ed eccellente fotografia. Gli
ambienti sono finemente ricostruiti e i costumi riprendono alla perfezione la
moda del ‘500. Adesso aspettiamo di vedere come si sviluppa la storia, con Jane
Seymour come nuova regina d’Inghilterra e in seguiro Anna Cleves.
Nessun commento:
Posta un commento