
particolarmente intenso nei panni di un ossessionato e tormentato Jarvet. La sua prestazione canore tocca alti livelli tale che quando è in scena è molto difficile distogliere l’attenzione dal suo personaggio per concentrarlo altrove.
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Russel Crowe in 'Jarvet'' |
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Anne Hathaway in 'Fantine' |
Segue, non di certo per inferiorità, candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista Anne Hathaway, che nella sua performance ‘I dreamed a dream’, ci regala alcuni commoventi minuti. La Hathaway interpreta i panni della sfortunata Fantine, giovane madre con una figlia a cui badare che finisce per prostituirsi per amore della sua piccola Cosette. Sognava un mondo diverso dall’inferno in cui si trova a vivere sperando ancora che il padre di Cosette, che ha talmente amato, torni da lei a vivere come una famiglia. Sicuramente il personaggio più profondo da strapparti qualche lacrima.
Vediamo poi la coppia Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen, già insieme in ‘Sweeny Todd’ film di Tim Burton, che interpretano dei perfidi locandieri cinici e senza scrupoli ai quali è stata affidata la tutela di Cosette.
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Helena Boham Carter e Sacha Caron Cohen |
In un musical molto commovente e emozionante come Les Misérables, a loro due sono affidati gli unici momenti grotteschi di tutto il film. Va ricordato che il film non poggia esclusivamente sull’interpretazioni di questi volti noti: Molto azzeccati anche i comprimari, su tutti Eddie Redmayne nel ruolo del giovane rivoluzionario Marius e l'esordiente Samantha Barks nei panni della dolce Eponine; decisamente lodevole la sua interpretazione canora dell’altrettanto commovente ‘On my Own’. Tom Hooper mette in scena un film fatto principalmente di primi piani, ognuno diverso dall’altro grazie a una messa in quadro obliqua, scentrata, attenta a stagliare i volti sugli sfondi o a incorniciarli tra gli elementi della scenografia. Il che da origine ad un’intensità tangibile. Una produzione sontuosa attraversato da un contagioso slancio rivoluzionario. Molti critici l’hanno fortemente criticato per la lunga durata molto vicina alle tre ore che sembra aver annoiato un po’ il pubblico nella parte centrale della pellicola. Mi permetto di dissentire da questa affermazione: una minore durata del film l’avrebbe senz’altro reso povero ed estremamente sintetico, se si considera la mole e l’intensità del romanzo. Les Misérables è un musical di indubbio spessore e una tenuta emotiva impressionante. Senz'altro uno dei migliori prodotti del genere sfornati negli ultimi dieci anni.
5/5
5/5
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