venerdì 20 luglio 2012

Recensione "Colazione da Tiffany"

Oh, ma che splendore. Un film incantevolmente raffinato. Holly è una giovane ragazza fuggita dal suo luogo d’origine per carcare una migliore fortuna a New York. Esuberante, fresca, iperattiva e sfacciata passa le sue giornate a dormire e le notti in qualche chiassosa festa organizzata in un appartamento della Grande Mela. La sua vita sembra essere distinta da un’assoluta libertà e voglia di vivere senza troppi pensieri e legami affettivi di qualunque genere, il suo unico compagno di vità è uno splendido gatto rosso perché “Io e il mio gatto siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene”. Paul è uno scrittore senza un soldo che per vivere è costretto a far da uomo oggetto ad una ricca signora borghese di Manhattam.L’incontro con la pazzia di Holly sarà travolgente e per il compassato animo del ragazzo, qualcosa inizierà ad innamorarsi di lei e soprattutto incomincerà a capire che dietro al guscio fatto di apparente superficialità che la protegge, c’è un’anima fragilissima con un disperato bisogno d’affetto. 
 Il rapporto tra i due non sarà dei più semplici e solo una sincerità schiacciante potrà far cadere definitivamente i muri che Holly ha eretto nel corso del tempo. Questa è la protagonista del film, interpretata dalla bellissima Audrey Hepburn, che incarna l’essenza della bellezza, della femminilità, dell’eleganza e della raffinatezza. Una Audrey simpatica, divertende un po’ nevrotica, piene di paure e timori. Come non amarla in questo film? Holly incontra un uomo Paul, anch’esso molto simile a lei. Fin dal principio rimane affascinato dalle abitudini di Holly, la quale dorme nuda ma truccata, tiene il telefono in una valigia per non sentirlo suonare troppo, e un paio di scarpe all’interno del frigorifer. Eppure tra i due nasce subito un’amicizia che culmina poi in un sentimento d’amore alla fine del film. 
 Una bellissima storia d’amore resa ancora più originale dalla figura di Holly, la quale è talmente presa del suo desiderio di sposare un uomo ricco che la mantenga da non accorgersi di provare qualcosa per Paul, almeno fin quando quest’ultimo non le apre gli occhi, dicendo che: “Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa”.
Il film ebbe un successo notevole e venne candidato a numerosi premi Oscar, tra cui quello per la migliore attrice protagonista e per le musiche composte da Henry Mancini.
Un film davvero bello, fresco e ,ripeto, raffinato..Colazione da Tiffany è giustamente inserito tra i capolavori indiscussi della storia del cinema per la sua unicità e per il semplice fatto di essere un saggio di eleganza ancora oggi insuperato. Se volete abbandonarvi all’emozione non lasciatevi intimorire e percorrete anche voi la Quinta Strada in un fresca mattina d’Ottobre insieme a Holly, inzuppatevi tutti di pioggia in un vicoletto alla ricerca di un gatto senza nome, vi sentirete rinascere, vivi!Da guardare assolutamente! 

Voto complessivo: 4/5







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