A chi non è mai capitato di desiderare la vita di qualcun altro? E' inutile negarlo. Quanti uomini sono insoddisfatti della loro vita. Trattasi d'invidia o no, per semplice desiderio, quante volte ci siamo soffermati a immaginarci nei panni di un personaggio famoso magari, desiderando vivere la sua vita. Ebbene questo romanzo, dietro la piacevole storia dei due bambini, nasconde l'insoddisfazione dell'uomo, desideroso di una vita migliore, per insoddisfazione ma anche per invidia o egoismo. Con l'umorismo che ha da sempre contraddistinto Mark Twain, esso ci dà una lezione di vita: accontentarsi sempre di ciò che abbiamo senza desiderare la vita altrui.
Ovviamente il tutto è incorniciato da un'ottima spiegazione dei tempi duri che segnarono il regno di Enrico VIII; le condizioni alquanto disastrose in cui viveva la povera gente; le condanne a morte a cui erano sottoposti, come la morte per bollitura, di cui ignoravo completamente l'esistenza.
Il romanzo, comunque si lascia leggere facilmente, la lettura scorre senza problemi, adatto anche ai più giovani per il tono fiabesco; una lettura adatta sia a divertire sia a insegnare e far riflettere. Davvero un bel libro che consiglio ai lettori di tutti le età.
Anno pubblicazione: 1881
Editore: Classici Mondadori
Voto Complessivo: 3½/5
Ovviamente il tutto è incorniciato da un'ottima spiegazione dei tempi duri che segnarono il regno di Enrico VIII; le condizioni alquanto disastrose in cui viveva la povera gente; le condanne a morte a cui erano sottoposti, come la morte per bollitura, di cui ignoravo completamente l'esistenza.
Il romanzo, comunque si lascia leggere facilmente, la lettura scorre senza problemi, adatto anche ai più giovani per il tono fiabesco; una lettura adatta sia a divertire sia a insegnare e far riflettere. Davvero un bel libro che consiglio ai lettori di tutti le età.
Anno pubblicazione: 1881
Editore: Classici Mondadori
Voto Complessivo: 3½/5
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